La Grecia si prepara per le elezioni legislative anticipate. Terza fumata nera in Parlamento. Nulla di fatto anche nell’ultima sessione di voto per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
Il candidato del governo, il Commissario Ue all’Ambiente Stavros Dimas, non ha raggiunto il quorum necessario per diventare il nuovo Capo di Stato, ottenendo solo 168 preferenze. 132 i voti contrari. La data più probabile dello scioglimento del Parlamento potrebbe essere tra il 3 e il 5 gennaio. Mentre il paese andrà al voto anticipato, probabilmente a inizio febbraio.
Il partito di opposizione anti-austerity Syriza di Alexis Tsipras è favorito nei sondaggi, anche se il divario con il partito di Nea Dimokratia (centro-destra) al governo si riduce sempre di più. Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale temono che le elezioni anticipate possano essere vinte proprio da Syriza, partito contrario da sempre all’austerity, aprendo di fatto uno scenario che potrebbe mettere in pericolo il salvataggio della Grecia, facendo ripiombare nella crisi l’eurozona.
Ma c’è di più. I greci ora temono di perdere anche l’ultima tranche di aiuti della Troika, corrispondenti a 7 miliardi di euro, non riuscendo più a pagare stipendi, pensioni e in generale le spese ordinarie. Secondo gli analisti il confronto politico, in campagna elettorale, soprattutto tra i leader dei due maggiori partiti sara’ molto duro. Ma qualsiasi sia il suo Governo, Atene deve rispettare gli impegni assunti per il suo salvataggio.