Charlie Hebdo, ma nove anni fa tutto iniziava dalla Danimarca: Jyllands Posten, un quotidiano fino ad allora conosciuto solo al pubblico danese, balzò agli onori della cronaca mondiale in seguito alla pubblicazione di dodici vignette raffiguranti Maometto. La cosa generò proteste nelle comunità islamiche, e anche pesanti minacce: una decina gli attentati subiti dalla testata, e alla fine forse la paura ha vinto:
“Lo Jyllands Posten è stato piuttosto solo in questi nove anni. non si sono fatte magliette ‘je suis Jyllands Posten’, come s‘è invece fatto per Charlie Hebdo… Abbiamo ancora una certa libertà in occidente, ma in termini generali ci siamo mossi verso un clima di maggiore paura e mi chiedo fin dove arriverà, perché la cultura della paura è la base di ogni dittatura”.
A parlare è il direttore delle pagine culturali del quotidiano, l’uomo che all’epoca decise di pubblicare quelle vignette e che negli ultimi anni non ne ha mai parlato in pubblico, per paura che potesse accad