Gelo tra Ankara e Tel Aviv, con un’escalation di scambi di scortesie, cominciato dal ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, che aveva chiamato il presidente turco Recepp Tayyip Erdogan “bullo antisemita”.
Il premier Ahmet Davutoglu ha subito rilanciato:
“Netanyahu, come capo del governo che uccide bambini che giocano sulla spiaggia bombardando Gaza, distrugge migliaia di case, approfitta di ogni opportunità per uccidere palestinesi e lo spiattella come se fosse una cosa normale, assalta un’imbarcazione con aiuti umanitari in acque internazionali e massacrando i nostri connazionali (il riferimento è all’attacco delle truppe israeliane alla nave Mavi Marmara, nel 2010 ndr), ha compiuto crimini contro l’umanità, proprio come quelli dei terroristi di Parigi”.
Questa la dichiarazione, non certo distensiva, rilasciata nel corso di una conferenza stampa.
Dichiarazioni che fanno sbiadire l’immagine data dai leader mondiali sottobraccio domenica nella Capitale francese.