L’Isil ha liberato circa 350 membri
della comunità yazidi, tra cui sei bambini piccoli, rapiti nel
nord dell’Iraq.
Si tratta soprattutto di anziani e malati, che sono stati consegnati ai peshmerga curdi vicino a Kirkuk. Non è chiaro perché siano stati liberati. Pare fossero prigionieri a Mosul, roccaforte dell’Isil.
Gli uomini del califfato hanno attaccato i villaggi yazidi del nord dell’Iraq l’anno scorso, uccidendo gli uomini che non si convertivano
all’islam e riducendo in schiavitù donne e bambini.
“Alcuni dell’Isil ci trattavano bene, altri no. In generale siamo stati maltrattati. Ci hanno prima condotto a Tel Afar, poi a Mosul e poi da Mosul a qui”, dice una donna.
Il mese scorso i peshmerga curdi hanno rotto l’assedio dell’Isil alle montagne del Sinjar, nel nordovest del paese,liberando migliaia di yazidi che vi si erano rifugiati. Molti dei loro villaggi rimangono sotto il controllo del Califfato e si calcola che circa 3.000 fra donne e bambini della comunità siano