In una corsa contro il tempo Giappone e Giordania stanno cercando di salvare la vita dei loro connazionali nelle mani dell’Isil. Mentre sono in corso i colloqui, il sedicente Stato Islamico ha lanciato martedì pomeriggio un ultimatum di 24 ore minacciando l’uccisione dei prigionieri se Amman non libererà una donna irachena condannata per terrorismo.
“È un atto spregevole – ha detto il premier giapponese, Shinzo Abe – Sono profondamente indignato. Ho disposto che si collabori con la Giordania per permettere il rilascio di Kenji Goto il più presto possibile”.
Kenji Goto, giornalista giapponese, è ostaggio dell’Isil da ottobre. Insieme a lui c’era anche Haruna Yukawa, un contractor civile decapitato lo scorso 20 gennaio dai miliziani.
Ora la minaccia investe anche un altro prigioniero, il pilota giordano Maaz al-Kassasbeh. Gli jihadisti, che puntano a un riconoscimento politico attraverso lo scambio di prigionieri, pretendono la liberazione di Sajda al-Rishawi, l’irachena in carc