Atene non va lasciata sola: la lotta contro il rigore tedesco, contro le politiche economiche e finanziarie della Troika e i provvedimenti della Bce non è un problema solo della Grecia, ma è una questione che riguarda tutti i Paesi europei indebitati, fra cui l’Italia, e che investe i destini stessi dell’Unione europea. Per questo oggi il Movimento 5 Stelle ha voluto esprimere la sua solidarietà e la sua vicinanza al popolo ellenico, vittima delle scelte insensate dei burocrati di Francoforte, incontrando l'ambasciatore Themistoklis Demiris presso l'ambasciata greca a Roma.
Gli ultimi provvedimenti firmati dalla Bce, in particolare la sospensione della liquidità alle banche greche in cambio dei titoli pubblici ellenici, ci restituiscono l'immagine di un'Europa che è la negazione della solidarietà e della democrazia, un'Europa sempre più dei governi e sempre meno dei popoli. Atene ha posto il problema della ristrutturazione del debito greco, andando a scontrarsi frontalmente con la Ue e con Berlino e per questo oggi più che mai è importante sostenerla in questa battaglia.
Crediamo che i tempi siano maturi per aprire un dibattito all'interno dell'Europa e sull'Europa stessa e che porti i frutti di un cambiamento morale, prima ancora che economico: l'Europa delle banche e della finanza, ovvero l'Europa del sopruso, si faccia da parte e lasci campo libero all'Europa dei valori, dei diritti e dei popoli.
Sono i popoli gli unici a poter cambiare l'Europa: sarà un processo lungo, ma uniti e con una voce sola è possibile. Solo con un'alleanza dei popoli, di tutti coloro che lottano contro l'austerità, possiamo sperare di avere un'Europa davvero solidale, davvero giusta, equa e democratica. Solo in un'Europa così, come la immaginiamo in tanti, i popoli possono tornare ad avere voce in capitolo e a riprendersi la propria sovranità monetaria. Partiamo da qui, e dal referendum per uscire dall'Euro, per cambiare davvero l'Europa.