Diverse centinaia di persone hanno marciato contro il terrorismo nella capitale della Tunisia, all’indomani di un attacco attribuito a miliziani jihadisti e costato la vita a quattro agenti delle forze dell’ordine.
Il corteo ha percorso la via Habib Bourguiba, principale arteria di Tunisi, tra vistose misure di sicurezza.
Tra i partecipanti, anche la vedova di Chokri Belaid, avvocato e attivista democratico assassinato nel 2013. “La condanna del terrorismo, da sola, non basta, ma è un modo per manifestare la nostra unità – ha detto Basma Khalfaoui – ci sono altre misure che il governo dovrà prendere, e in particolare il ministro dell’Interno e il primo ministro”.
Dalla Rivoluzione dei gelsomini del 2011, la Tunisia è confrontata a un aumento del fenomeno terroristico che le forze di sicurezza hanno difficoltà a contenere. Si ritiene che più di 3.000 giovani tunisini siano andati in Siria e in Iraq per combattere a fianco dei jihadisti.