In Marocco si continua a sperare in una soluzione diplomatica per la crisi libica. I negoziati, iniziati la scorsa settimana a Skhirat, città 30 chilometri a sud di Rabat, riprenderanno giovedì prossimo.
Alle parti viene così dato altro tempo per esaminare le proposte messe sul tavolo dalle Nazioni Unite. Prime fra tutte quella di un governo di unità nazionale e un immediato cessate il fuoco in tutto il Paese.
Da mesi due governi, installati rispettivamente a Tripoli e a Tobruk, lottano per l’egemonia sulla Libia e sulle sue risorse naturali. La lotta per il potere si traduce negli scontri continui tra milizie rivali.
A complicare la situazione gruppi di jihadisti, legati all’autoproclamato Stato islamico, che approfittano del caos per ampliare la propria sfera d’influenza e i propri poteri.
Dal 2011, anno della caduta di Gheddafi, in Libia regna l’anarchia e la guerra civile.