Israele esce diviso dalle elezioni legislative, con due contendenti principali e due vincitori: il Likud del Premier Bibi Netanyahu e il centrosinistra di Isaac Herzog.
Ma al di là dei numeri (27 seggi a testa oppure 28 per il Likud, uno in più rispetto ai laburisti: i risultati definitivi sono attesi per venerdì) è il contesto che fa la differenza: Netanyahu ha resistito, molto meglio del previsto, all’assalto del centrosinistra.
“Sono fiero del popolo di Israele che nel momento della verità ha saputo fare la differenza tra quel che è essenziale e quel che è superfluo. Che ha saputo concentrarsi sui temi più importanti: la sicurezza, un’economia responsabile e la protezione sociale che vogliamo” ha detto Natanyahu che alla vigilia del voto aveva scelto una svolta in cerca del voto dell’estrema destra annunciando che, fin quando resterà Primo Ministro, uno Stato Palestinese non vedrà la luce.
Here's a look at the official exit polls:- pic.twitter.com/RueQPbxCS0— Ruth Marks Eglas