Gli israeliani ricordano i sei milioni di ebrei vittime della Shoa durante la Seconda guerra mondiale. Israele si è raccolta per due minuti in silenzio in memoria di chi ha perso la vita per mano nazista nei campi di sterminio. Il giorno del ricordo cade il 27 del mese ebraico di Nissan, una settimana prima della festa dell’Indipendenza, e non il 27 gennaio, giornata internazionale stabilita dalle Nazioni Unite.
Le cerimonie di commemorazione si sono svolte nei luoghi simbolo. A Gerusalemme Benyamin Netanyahu ha accusato il mondo di ‘‘non aver imparato la lezione della Seconda guerra mondiale’‘. Al mausoleo dell’Olocausto Yad Vashem il primo ministro israeliano e il presidente israeliano Reuven Rivlin hanno deposto corone di fiori.
Le celebrazioni di quest’anno, dal tema “l’angoscia della liberazione e il ritorno alla vita”,si concentrano sulla sfida di ricostruire esistenze distrutte. Sono circa 189mila i sopravvissuti che vivono oggi in Israele.