Con le tasche quasi vuote ed il pericolo default nell’aria, l’esecutivo greco di Alexis Tsipras comincia a far marcia indietro su alcune delle sue promesse elettorali.
In un segnale di distensione nei confronti dei creditori (con cui continuano i negoziati per sbloccare gli aiuti) Atene ha riconsiderato il “No” alla privatizzazione di 14 aeroporti regionali e del Porto del Pireo.
Fonti del governo affermano che l’asta per aggiudicarsi il 51% della struttura è aperta e che a tre società è stato chiesto di fare un’offerta entro settembre. Tra queste la cinese Cosco, che nella struttura gestisce già due terminal per i container.