http://www.pupia.tv - Napoli - “La corruzione e lo sviluppo delle imprese criminali”. E’ il tema del convegno, tenutosi al Campus di Monte Sant’Angelo dell’Università “Federico II” di Napoli, a cui hanno partecipato il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Antonio D’Amato, il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Giovanni Conzo.
A margine dell’incontro, Cantone ha commentato l’inchiesta sullo scandalo Caritas nel Salernitano, che vede coinvolta una cooperativa che avrebbe lucrato sui soldi destinati all’accoglienza dei migranti: “C'è da rimanere esterrefatti. Se anche il mondo dell'impegno sociale fa registrare questi episodi è chiaro che il livello di diffusione del malaffare è tale che nessuno da solo ce la può fare nel contrasto alla corruzione”.
“Occorre che ai livelli politici superiori ci sia una maggiore attenzione per i territori del Sud poiché in termini di investimenti e risorse per l’occupazione siamo ancora all’anno zero”, ha detto il procuratore D’Amato.
Ai futuri manager e commercialisti, il sostituto procuratore Conso ha detto che “fare patti con la camorra e utilizzare lo strumento della corruzione depaupera il patrimonio della società”. (25.05.15)