Un’accordo sulla Grecia richiede decisioni difficili da parte di ciascuna delle parti implicate. Sono le laconiche quanto ripetitive parole che vengono dall’Fmi.
Nel vertice di Bruxelles la Grecia e i creditori hanno registrato l’ennesimo fallimento nel trovare un’intesa su come risolvere la crisi del debito. Atene attende un nuovo prestito da 7,2 miliardi di euro per sventare il default.
Le proposte di riforma finora presentate dal governo di Alexis Tsipras e dal Ministro delle Finanze Yanis Varoufakis si sono scontrare con il niet dell’Europa e dei creditori internazionali.
In particolare la divergenza tra Atene da un lato e Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale dall’altro riguarda l’eccedenza del debito primario che per i creditori deve arrivare all’1% nel 2015.
Il tempo è agli sgoccioli: 1 miliardo e 600 milioni di euro da rimborsare all’Fmi entro fine mese; 3,5 miliardi di euro di titoli in scadenza al 20 luglio da rimborsare alla Bce.