Oltre 1.000 agenti armati sono stati messi a presidio di spiagge e strutture turistiche in Tunisia, dopo la rivendicazione dell’attentato di Sousse da parte dell’Isil, costato la vita a 39 persone.
Il Governo ha intanto deciso di chiudere le moschee che diffondono “propaganda e veleno per promuovere il terrorismo”.
“Abbiamo eseguito degli arresti – afferma ad euronews il portavoce del Ministro dell’Interno tunisino -, mostreremo all’opinione pubblica locale e internazionale chi si cela dietro questi attacchi terroristici contro la Tunisia, abbiamo già attuato una serie di misure preventive per colpire con forza ogni persona che promuove l’ideologia terrorista, abbiamo deciso di chiudere diverse moschee, in quanto fuori da ogni controllo di sicurezza, e ogni moschea che farà propaganda estremista qui verrà chiusa subito; continueremo la messa in sicurezza in tutta la Tunisia”.
Intanto, la grande fuga dei turisti dal Paese creerà non poche ripercussioni a livello economico.
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