Atene è invasa dal silenzio nell’ora di punta. Metropolitana chiusa per 4 ore e treni fermi per 24, mentre viaggiano gli autobus di linea.
La prima risposta pubblica all’austerity, che anticipa il voto in Parlamento.
Migliaia sono i pendolari afflitti dallo sciopero proclamato dai lavoratori dei settori pubblici in Grecia, dove anche le farmacie abbassano le saracinesche per protestare contro la liberalizzazione.
“Sfortunatamente, non dipende piú da noi – dice una donna -. Non possiamo piú fare nulla. Faranno passare la manovra in Parlamento e noi ne subiremo il peso.”
“Aspetteremo – dice un’altra -. Una sola persona non puó salvare un paese in cinque mesi dopo che per anni è stato distrutto. Ci sono stati tanti default, non è successo ieri.”
Le code davanti agli sportelli bancomat sono già molto lunghe all’alba, mentre le banche restano chiuse.
Il voto in Parlamento sulle nuove misure di austerità, concordate con i creditori da Alexis Tsipras, si terrà in serata.
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