Colpo d’acceleratore per l’economia a stelle e strisce: la stima preliminare per il periodo aprile-giugno ha svelato una crescita del 2,3%.
Leggermente sotto le attese degli analisti (+2,5%), ma, ecco la sorpresa, accompagnata da una revisione al rialzo del primo trimestre. Ulteriormente epurati dagli effetti del grande freddo invernale, i primi tre mesi dell’anno tornano a mostrare il segno più con lo 0,6% di crescita.
A spingere il Pil in primavera sono stati i consumi privati, accompagnati da un rimbalzo delle esportazioni (nonostante il dollaro forte) e dalla spesa governativa. Ancora negativi, invece, gli investimenti delle aziende, zavorrati dai tagli alla spesa nel settore petrolifero.
In parte confermato il quadro dipinto dalla Federal Reserve: la banca centrale statunitense, al termine della sua due giorni di vertice conclusasi mercoledì, aveva parlato di crescita “moderata” e di miglioramenti nel mercato del lavoro.
Sarà proprio la salute di quest’ultimo a determi