I due pilastri della zona euro hanno mostrato qualche crepa nel mese di giugno.
La Germania registra un calo della produzione industriale dell’1,4%: spiazzati gli analisti, che al contrario prevedevano un aumento. Le autorità tedesche parlano di debolezza del comparto delle costruzioni in primavera, oltre che dell’impatto del rallentamento cinese e della crisi greca, le quali hanno zavorrato le esportazioni.
Frenata a sorpresa anche in Francia: la produzione industriale è scesa dello 0,1% rispetto a maggio, mentre quella manifatturiera è calata dello 0,7%.
Se a Parigi non regna un particolare ottimismo, a Berlino sottolineano però il momento positivo per l’economia. La fiducia delle imprese tedesche è tornata a salire dopo l’accordo tra Atene e i creditori. E, grazie ai consumi sostenuti da un solido mercato del lavoro, la crescita del secondo trimestre è stimata in aumento allo 0,5%.