“Nessun treno arriverà o partirà da Keleti fino a nuovo ordine”: è questo il messaggio che è stato diffuso con gli altoparlanti nella stazione ferroviaria di Budapest, che è stata evacuata. “Vogliamo partire”: gridano centinaia di migranti ammassati all’esterno, senza avere il permesso di entrare. Sono arrivati con treni diretti verso Austria e Germania.
“Guardate mio figlio, guardate cosa gli è successo, lo hanno spinto e gli hanno colpito la testa con un bastone di ferro”, dice una madre che ha per sé e suo figlio il sogno, condiviso da tutti i profughi presenti nella piazza antistante la stazione, di poter raggiungere la Germania o l’Austria. “Germany” si legge in molti cartelloni scritti in inglese.
“Questo è stato pagato non rubato”, dice un uomo mostrando il biglietto di viaggio. “Si parla tanto di diritti umani, noi vogliamo che siano rispettati, non del tutto, ma almeno un po’, quelli di base, vogliamo che ci venga garantita la sicurezza”, grida un altro profugo.
“Voglia