In Yemen un doppio attacco ha colpito una moschea nella capitale Sana’a, controllata dai miliziani sciiti Houthi. Almeno 28 le vittime e 75 feriti. La firma è quella della filiale nel Paese del sedicente “Stato islamico”. La strategia è sempre la stessa. Un attentatore suicida si è fatto esplodere all’interno della moschea quando i fedeli erano in preghiera.
È successo nel quartiere di al-Yarraf, luogo di culto degli sciiti della tribù Houthi a cui il cosiddetto “Stato islamico” ha dichiarato guerra.
La seconda esplosione c‘è stata 20 minuti dopo ed è stata causata da un’autobomba fatta saltare mentre erano al lavoro i soccorsi. Sangue anche a nord di Sana’a, nella provincia Amran, dove sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco due operatori della Croce Rossa. Ancora non è chiaro chi ci sia dietro questo attacco.