Non accenna a placarsi una commossa eco internazionale dopo il ritrovamento, sulla spiaggia di Bodrum, del corpo senza vita del piccolo Aylan, morto assieme al fratellino e alla madre mentre cercavano di arrivare in Grecia.
A spiegare come la tragedia si sia materializzata è Teema Kurdi, sorella del padre del bambino.
“Erano in 12 – afferma la zia, residente in Canada -, mio fratello si è innervosito con lo scafista, gli ha detto ‘Ti pago il doppio del prezzo di mercato, ma non puoi tenerci in 12, è troppo pesante’. L’uomo ha risposto di non preoccuparsi, di averlo fatto centinaia di volte e che era del tutto sicuro”.
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Intanto, mentre i feretri