I motori delle case automobilistiche già rombano. Il giallo è comparso con l’accordo di Vienna sul nucleare e non passa giorno che una delegazione europea non arrivi a Teheran. Il verde scatterà non appena saranno rimosse le sanzioni ed è allora che il Gran Prix del mercato iraniano comincerà. Un mercato che, nonostante le ristrettezze dell’embargo e un conseguente calo della qualità, rimane il più grande del Medio Oriente con oltre un milione di auto vendute all’anno. Cifra che, per gli analisti di LMS Automotive e Frost & Sullivan, è pronta a impennarsi nei prossimi 7 anni.
Per l’economista Saeed Leilaz, però, gli effetti non saranno immediati: “Sappiamo che Peugeot sta avendo colloqui costruttivi con Iran Khodro, il principale produttore del Paese, e che lo stesso sta facendo Renault con altre fabbriche. Nel breve termine però potremo solo importare i loro prodotti. Nessuna delle due effettuerà nuovi investimenti produttivi in Iran”.
Peugeot, che prima dell’embargo aveva conquis