Primi effetti al confine tra Romania e Ungheria per l’aumento dei controlli alle frontiere.
Sia in entrata che in uscita dal paese ci sono code di almeno 7 chilometri e ore di attesa per l’accesso in Ungheria.
Misure di sicurezza sostiene Bucarest legate all’allarme terrorismo ma che ricadono anche sui migranti che percorrono la rotta balcanica.
“Sono misure necessarie dopo gli attacchi di Parigi – dice un’abitante della zona – Dobbiamo avere pazienza”.
La situazione è invece drammatica alla frontiera tra Grecia e Macedonia dove almeno 1.300 persone provenienti da Iraq, Somalia e Bangladesh sono bloccate da tre giorni al confine greco. Non possono proseguire il loro cammino dopo che Belgrado e Skopje hanno deciso di limitare l’accesso ai rifugiati che fuggono da zone di guerra, soprattutto Siria e Afghanistan.
“Non voglio tornare nel mio paese – dice un migrante – Non ho casa. In Nepal non saprei dove stare.
Voglio andare in Europa, cambiare il mio futuro e costruirmi una vita