Il numero dei profughi in arrivo via mare in Europa diminuisce.
Complici le condizioni meteorologiche e i più stretti controlli della guardia costiera turca.
Da una media di 4500 arrivi a metà novembre, la scorsa domenica si è passati a meno 200.
Patric Mansour, UNHCR:
“Non sanno i rischi che corrono. Credono d’imbarcarsi in una nave e di trovare un mare calmo.
Molti profughi ci dicono di essere costretti a imbarcarsi una volta pagato, anche se oppongono resistenza”.
Crisi profughi, al confine Macedonia Grecia i migranti “dimenticati” si cuciono la bocca https://t.co/5HFcMjwOqB— L’HuffPost (@HuffPostItalia) 24 Novembre 2015
Anche la rotta dei Balcani è diventata più difficile da percorrere, da quando lo scorso giovedì alcuni Paesi hanno chiuso le frontiere agli emigranti economici.
Crisi dei migranti al centro dei colloqui tra Milanovic e Tusk #Croazia https://t.co/AW0KmVbfOA— OsservatorioItaliano (@OsservatorioIta) 25 Novembre 2015
I profughi afghani, iracheni e sirian