La protesta del mondo della scuola ungherese contro la riforma del sistema dell’istruzione, passa dalla mobilitazione alla disobbedienza civile.
Insegnanti, studenti e genitori contestano al governo un disegno che prevede la centralizzazione delle scuole a livello nazionale, e chiedono di essere rappresentati nelle trattative.
“Credo che qualcuno debba portare la nostra opinione in quanto studenti. Altre organizzazioni hanno ottenuto questo, in altre scuole”.
“Sono qui per i miei nipoti, ne ho sei. Per loro vorrei un sistema educativo di qualità, capace di aiutarli a vivere nella vita reale”
I manifestanti chiedono al governo di ascoltarli, ma non vogliono partecipare al tavolo negoziale aperto dal governo con una contestata rappresentanza sindacale.
Il governo esclude di fare passi indietro, e László Palkovics, sottosegretario all’Istruzione, invita i contestatari ad associarsi alla discussione. “Li invitiamo almeno a venire ad ascoltare le idee degli esperti che già parteci