È cominciata la terza settimana di sciopero delle guardie carcerarie nei penitenziari del sud del Belgio.
Conseguenza, la situazione dei detenuti è al collasso. La stampa locale riporta che a molti sono negati diritti fondamentali quali tre pasti al giorno, le docce, le visite dei familiari.
Il governo ha mobilitato 180 militari per dare una mano nelle prigioni di Lantin, Saint-Gilles e Forest.
“La questione è che la difesa interviene in un problema sociale e si sostituisce in qualche modo al dialogo sociale. Non sarebbe il suo ruolo” spiega Jean-Louis Crucifix, comandante dell’esercito nella provincia di Liegi.
A Forest, nella regione della capitale Bruxelles, è scoppiata anche la rivolta dei detenuti, a causa delle privazioni e alcune strutture sono state danneggiate. Proprio la fatiscenza dei luoghi in cui lavorano è la causa dello sciopero delle guardie.