Austria e Turchia ai ferri corti, Celik: "Kern come estrema destra"

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Sale ancora la tensione tra Turchia ed Europa, ora in particolare con l’Austria: dopo il botta e risposta tra il presidente turco Erdogan e il governo italiano, tocca ora a Vienna subire i rimbrotti di Ankara dopo una frase del cancelliere austriaco sui negoziati d’adesione della Turchia all’Unione europea.
Il Ministro turco per gli affari europei l’ha interpretata così:
“Ha detto che i negoziati per la piena adesione della Turchia all’Unione europea non sono altro che finzione diplomatica. E francamente sono dichiarazioni desolantemente simili a quelle dell’estrema destra in Europa”.

Il capo del governo austriaco, in una lunga intervista alla televisione pubblica, aveva detto che l’Austria propone di rimettere in discussione i negoziati d’adesione della Turchia:

“I negoziati d’adesione – aveva poi spiegato – sono vuoti, non c‘è alcun progresso reale al momento. E siccome questo processo va avanti così da anni, senza passi significativi verso l’obiettivo, nella situazione attuale non ci sono prospettive realistiche di adesione”.

Quando gli è stato chiesto se ritiene che la Turchia, dopo il fallito colpo di Stato contro Erdogan, vada ora verso una dittatura, Kern ha risposto: “ci sono segnali inequivocabili di cui dobbiamo tenere seriamente conto, la Turchia non è un paese qualunque, ma è un Paese con cui stiamo discutendo di una prospettiva per l’ingresso nell’Unione europea”.

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