Gli agenti di pubblica sicurezza in campo per le Olimpiadi di Rio saranno circa 88mila, ossia il doppio di quelli che erano stati impiegati per Londra 2012 e il triplo rispetto a quelli schierati per la coppa del mondo. La spesa per la sicurezza del ministero della Giustizia e di quello della Difesa tra attrezzature e pagamento degli stipendi ammonta a un totale di 370 milioni di dollari.
Chidendo lla gente per strada non si avverte alcuna preoccupazione, come spiga una ragazza canadese: “Finora siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla sicurezza. C‘è molta presenza militare ma ti fa sentire più tranquillo”.
Anche un ragazzo che era partito dalla Cina con l’idea di trovarsi, forse, un po’ in difficoltà, si è dovuto ricredere: “In Cina qualcuno diceva che Rio non era sicura. Ma sono arrivato qui e va tutto bene. E la gente è cordiale e calorosa”.
Ma il Brasile non è solo quello che si è voluto mostrare al mondo durante i Giochi. Non è solo samba e divertimento. C‘è anche un fortissimo disagio.
Un ragazzo di Rio racconta la vergogna delle Favelas nascoste dai pannelli per non farle vedere al mondo: “Le Olimpiadi si tengono qui vicino ma solo poco più in là abbiamo una Favela: hanno solo messo un pannello per nasconderla e dietro a quello succede ogni tipo di atrocità e i turisti non possono vedere”.
Decisione delle autorità quella di nascondere gli aspetti più crudi de Paese. Le stesse autorità che hanno evitato di presentarsi alla cerimonia al Maracanà per non essere contestate. Fischi sono piovuti sulle poche parole di rito pronunciate dal presidente ad interim Temer.
Rafael Batista per euronews: “Alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Rio c’era la metà delle autorità che presenziarono alla cerimonia che aprì Londra 2012.L’aspetto positivo è che queste sono le Olimpiadi con un numero record di altleti e Paesi partecipanti”.