ROCCA DI CALASCIO (L’AQUILA, ABRUZZO, ITALY)

etruscanwarrior 2016-09-07

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ROCCA DI CALASCIO / CASTLE OF CALASCIO (CENTRAL ITALY).
Rocca Calascio è un’avamposto militare situato in Abruzzo nel territorio del comune di Calascio in provincia di L'Aquila, all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, a un'altitudine di 1460 metri s.l.m. È conosciuta per la presenza della rocca (una delle più elevate d'Italia) e dell'antico borgo medioevale sottostante oggi disabitato. Dall’alto si ha una delle vedute più suggestive d'Abruzzo con vista dei principali gruppi montuosi dell'Appennino: dal Gran Sasso a nord (Corno Grande, Pizzo Cefalone, Monte Prena, Monte Camicia, Monte Bolza, Monte Ruzza) al Velino-Sirente, alla Maiella, ai Monti Marsicani, la sottostante Valle del Tirino, l'Altopiano di Navelli e in lontananza la Conca Peligna. La fondazione della rocca si fa risalire all'anno 1000 anche se il primo documento storico che ne attesta la presenza è datato 1380. La struttura originaria era costituita da un torrione isolato di forma quadrangolare a pietre già squadrate e aveva funzione di torre d'avvistamento. Nel XIV secolo fu possedimento di Leonello Acclozamora della baronia di Carapelle. Successivamente verso la fine del XV secolo venne concesso da re Ferdinando ad Antonio Todeschini della famiglia Piccolomini, che rafforzò la fortificazione dotandola di una cerchia muraria in ciottolame e quattro torri di forma cilindrica a uso militare. Durante questo periodo la rocca vide crescere il proprio peso economico, poiché posta a controllo dei capi di pecore coinvolti nella transumanza sulla direttrice del regio tratturo per Foggia. Ai suoi piedi si sviluppò un piccolo borgo a sua volta cinto da mura. Nel 1579 la famiglia Medici acquistò per 106000 ducati la rocca e il vicino borgo di S.Stefano di Sessanio, al fine di estendere i propri possedimenti per sfruttare il commercio della lana. Nel 1703 venne devastata da un violento terremoto in seguito al quale l'area più alta del borgo venne abbandonata e buona parte della popolazione si trasferì nel vicino paese di Calascio, la cui nascita è collegata alla distruzione della rocca. Nel XX secolo anche le ultime famiglie rimaste abbandonarono il borgo e la rocca rimase disabitata. Sul finire del secolo però anche sull'onda del successo derivato dall'ambientazione di alcuni film (su tutti “Lady Hawke” e “Il nome della rosa”), alcune abitazioni sono state recuperate e altre sono state convertite a strutture ricettive. Il castello inoltre ha subito un'importante operazione di restauro e consolidamento ed è oggi una delle principali attrazioni turistiche della zona.
Immagini di archivio e riprese video effettuate sabato 27 agosto 2016 in comitiva composta da Veniero Granacci (Milano), Sergio Sibilla e Paolo Mikolajczyk (Porto Potenza Picena, MC).

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