Gli Stati Uniti si uniscono nella memoria delle quasi 3mila vittime degli attentati di Al Qaeda dell’undici settembre 2001. Un minuto di silenzio alle ore 8.46 di New York, nel momento esatto in cui il primo aereo dell’American Airlines si schiantò contro la torre nord, la prima delle Twin Towers di Manhattan ad essere colpita. Ci sono entrambi i candidati alle presidenziali, Hillary Clinton e Donald Trump. Altri minuti di silenzio per ricordare il secondo schianto contro la torre sud. Nell’area di Ground zero dove ora sorge il memoriale, il dolore dei parenti delle vittime – tra cui molti vigili del fuoco e poliziotti intervenuti per i soccorsi – è lo stesso di 15 anni fa.
Dopo le Twin Towers, altri due aerei furono dirottati, uno sul Pentagono e l’altro verso il congresso, quest’ultimo precipitò in un campo in Pennsylvania. Nella commemorazione al Pentagono, l’ottava e ultima della sua presidenza, Obama ha invitato gli americani a non cedere alla paura:
“Possiamo forse rimanere fedeli allo spirito di questa giornata difendendo non solo il nostro paese ma anche i nostri ideali. La minaccia è cambiate in 15 anni di lotta. Gruppi come Al-Qaeda e lo Stato Islamico hanno capito che non saranno mai in grado di sconfiggere una nazione così grande e forte come l’America. Cercano di terrorizzarci con la speranza di riuscire a farci talmente tanta paura da metterci gli uni contro gli altri”.
Quell’undici settembre ha cambiato il corso della Storia, con gli Stati Uniti che decisero di intervenire militarmente in Afghanistan. 10 anni dopo Osama Bin Laden fu ucciso in Pakistan. Ma la cosiddetta guerra al terrorismo non è ancora finita.