Trump e Clinton divisi anche sugli attentati

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Gli attentati degli ultimi giorni negli Stati Uniti diventano argomento di campagna elettorale, a un mese e mezzo dalle presidenziali.
E anche se l’afgano arrestato era cresciuto in America, Donald Trump mette sotto accusa l’attuale politica sull’immigrazione.

“Ci sono stati attacchi terroristici islamici in Minnesota, a New York City e in New Jersey” sottolinea il miliardario. “Questi e molti altri attentati sono stati resi possibili dal nostro sistema di immigrazione estremamente aperto, che non seleziona adeguatamente gli individui o le famiglie che arrivano nel nostro Paese. Abbiamo visto come i fallimenti nel monitoraggio di chi entra negli Stati Uniti mettano in pericolo tutti i nostri cittadini, come chiunque in questa sala.”

Once again someone we were told is ok turns out to be a terrorist who wants to destroy our country & its people- how did he get thru system?— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) September 19, 2016


Molto diversa la posizione della sua avversaria democratica, che invita a non cadere nella trappola dell’odio tesa dagli stessi jihadisti e accusa il candidato repubblicano.

“Sappiamo che molta della retorica che abbiamo ascoltato da Donald Trump è stata ripresa dai terroristi, in particolare da quelli dell’Isil” afferma Hillary Clinton “perché stanno cercando di trasformare questa in una guerra contro l’Islam, mentre è una guerra contro i jihadisti, terroristi violenti, persone che si contano in decine di migliaia, non in decine di milioni. Trasformandola in una guerra di religione, vogliono usare questo argomento per reclutare più combattenti votati alla loro causa.”

We have to stand up to this hate.

We have to send a clear message:
America is better than this.
America is better than Donald Trump.— Hillary Clinton (@HillaryClinton) September 19, 2016

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