Circa 70.000 persone sono scese in piazza a Bruxelles per manifestare contro la riforma del lavoro del governo liberale belga. I sindacati hanno protestato contro la legge che prevede una settimana di 45 ore.
“La gente deve lavorare piu’ a lungo per ricevere uno stipendio piu’ basso, non lo vogliamo” -spiega una manifestante.
E’ la quarta manifestazione nazionale in due anni contro il governo di Charles Michel e le sue riforme. Sotto accusa l’aumento dell’età pensionabile e delle tasse su alcuni beni comuni.
Valentin Olivier è un sindacalista francofono: “La nostra principale richiesta è di avere piu’ giustizia fiscale. Oggi osserviamo che i lavoratori sono gli unici a fare sforzi per tutta la società. E che altre persone che godono di profitti da capitali o proprietà immobiliari, non contribuiscono. Il governo non cerca fondi al posto giusto”
Le recenti inchieste giornalistiche sull’evasione fiscale a Panama e nelle Bahamas di imprenditori e politici ha reso il clima rovente.
Sandor Zsiros, euronews:
“La rabbia dei manifestanti non è dovuta solo ai piani di austerità del governo belga, ma anche alle continue rivelazioni sui capitali nascosti nei paradisi fiscali da alcuni esponenti dell’elite europea”.