Si fa sempre più lunga la lista dei repubblicani che hanno deciso di non votare Trump, dopo lo scandalo delle frasi sessiste.Dopo l’ex Presidente Bush, molti i nomi di spicco dall’ex Segretario di Stato Condoleeza Rice a Mitt Romney.
Tra questi anche l’ex candidato alla presidenziali John McCain, che ha affidato a twitter le ragioni del ritiro dell’appoggio spiegando che lui e la moglie non voteranno Trump e che non ci sono scuse per il suo compartamento offensivo.
Conodoleeza Rice su Facebook non usa mezzi termini: “Basta, Donald Trump dovrebbe lasciare. Come repubblicana mi auguro di sostenere qualcuno che ha la dignità e la statura per essere presidente della più grande democrazia della terra”
Al coro della rivolta si unisce Paul Ryan, lo speaker della Camera dei che è stato fischiato ad un rally in Wisconsin, dove avrebbe dovuto incontrare Trump, per aver definito “disgustose” le parole del candidato repubblicano.
Alla lista si aggiunge anche il nome di Mitt Romney che intervendo ad una manifestazione in Nevada ha detto: “ sono offeso e costernato da quello che è stato detto e fatto da Mr. Trump. Penso che sia degradante per le nostre donne, figlie e nipoti e per le generazioni future”
Il secondo dibattito televisivo è alle porte e la situazione all’interno del partito repubblicano non sembra calmarsi dopo che il vice di Trump Mike Pence ha detto di non scusare le ultime affermazioni del candidato. I repubbicani avrebbero tre opzioni per allontanare il candidato in corsa. Stando al regolamento, oltre all’abbandono volontario, scenario per adesso escluso da Trump e la morte, esiste la categoria “altre motivazioni”. Carta questa che potrebbe essere interpretata a favore di chi vuole eliminare il tycoon.