Ungheria. La chiusura del giornale Népszabadság è pura censura secondo la direzione

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Era l’ultimo baluardo del giornalismo investigativo nell’Ungheria in mano alla destra populista di Viktor Orban.

Per ammissione del Direttore del quotidiano Népszabadság, l’improvvisa decisione dell’editore di chiudere il giornale fondato nel 1956 ed oggi una delle poche voci liberali e indipendenti del Paese non ha nulla a che vedere con ragioni economiche. Semplice censura verso una testata d’opposizione.

“Sono giunto alla conclusione che non si è affatto trattato di una decisione economica ma di altro” ha detto András Murányi durante una conferenza stampa improvvisata davanti alle porte chiuse della redazione. “L’unica cosa che sia negoziabile con la proprietà e con il managment dopo quello che è successo è la vendita di Népszabadság” ha detto.

La redazione è stata sbarrata dall’oggi al domani, il sito web è stato disattivato senza che la direzione informasse i dipendenti. Mediaworks, il gruppo proprietario, starebbe per vendere la testata ad un imprenditore vicino al Premier Viktor Orban, secondo informazioni ottenute dal quotidiano britannico Financial Times.

La corrispondente di euronews a Budapest Andrea Hajagos: “È ancora poco chiaro cosa accadrà ai giornalisti del Népszabadság ma una cosa è certa: il quotidiano non sarà in edicola questo lunedì”.

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