La Russia pronta a ridurre la produzione di petrolio: lo afferma il presidente Vladimir Putin al World Energy Forum di Istanbul, in Turchia.
Un accordo preliminare sul taglio della produzione era stato l’esito del vertice informale di Algeri a fine settembre. Ora è attesa la decisione al prossimo vertice dell’Opec, di cui la Russia non fa parte.
“La Russia è pronta a unirsi a misure collettive per limitare la produzione ed esorta gli altri Paesi esportatori di petrolio a fare lo stesso”, ha affermato Putin. “Sosteniamo l’iniziativa recente dell’Opec di fissare dei limiti alla produzione e speriamo che quest’idea si trasformi in accordi specifici alla riunione dell’Opec a novembre, dando un segnale positivo a mercati e investitori”.
Le dichiarazioni hanno avuto un effetto sui prezzi del petrolio, con il Brent salito ai massimi da un anno, oltre i 53 dollari, e il Wti ai massimi da quattro mesi. L’Arabia Saudita ha detto di attendersi un barile a 60 dollari entro fine anno.
La Russia, che era inizialmente contraria alla riduzione della produzione, afferma di aver superato gli 11 milioni di barili a settembre, oltre la produzione dell’Arabia Saudita, primo produttore Opec.