Ue divisa sul conflitto in Siria: niente sanzioni alla Russia

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I ministri degli esteri dell’Unione europea cercano una soluzione al conflitto in Siria. I Ventotto, riuniti a Lussemburgo, chiedono la fine dei bombardamenti sui civili e
insistono sulla necessità di lasciare libero accesso agli aiuti umanitari.

“L’Unione europea – ha detto l’alta rappresentante per la politica estera dell’Ue Federica Mogherini – ha avanzato la proposta di portare aiuti medici, di trasportare i feriti, ma per poterlo fare è necessario che i bombardamenti cessino per alcune ore. Ma ancora una volta, non è solo un problema di ore, è un problema di responsabilità, e chiediamo alla Russia di mostrarsi responsabile”.

E lo chiediamo gentilmente, sembra dire il capo della diplomazia europea. Le sanzioni, per ora, non sono sul tavolo. Anzi, sostiene Mogherini, nessuno degli Stati membri avrebbe sollevato la richiesta. Una situazione che in realtà cela profonde divisioni in seno ai Ventotto. Divisioni che finiscono con il paralizzare l’Europa, spiega l’analista Marc Piérini del Think Tank Carnegie Europe: “Per ora l’azione dell’Unione europea nella tragedia siriana si limita agli aiuti umanitari. È vero che l’Europa ha esperienza in questo genere di azioni, ma c‘è anche un’assenza di ruolo politico che corrisponde più o meno a una volontà degli Stati membri”.

I ministri hanno avvertito che i bombardamenti di Mosca e Damasco su Aleppo potrebbero essere denunciati come crimini di guerra.

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