E’ appena cominciata ed è già entrata in una fase difficile, l’offensiva congiunta per la riconquista di Mosul, seconda città irachena da due anni in mano all’Isil.
Una parte dei seimila combattenti islamici si è trincerato in un villaggio a sud-est della città, e oppone una forte resistenza.
Due autobomba sono state fatte esplodere contro le forze governative a Hamdaniya.
Nella stessa area le forze
governative sono state costrette a ritirarsi dal villaggio di Abbasiyah, che avevano conquistato, quando miliziani dell’Isil sono usciti da una rete di tunnel sotterranei e le hanno attaccate.
In prima linea nei combattimenti le forze kurde.
“Manterremo queste zone fino a quando non avremo raggiunto la periferia della città. E’ l’inizio dell’operazione per liberare Mosul. Il nostro morale è alto. Siamo capaci di far ricordare all’Isil di quando loro erano forti e noi deboli”.
E mentre i miliziani dell’Isil diffondono la loro propaganda mostrando il pieno controllo di Mosul, la Russia annuncia di monitorare i movimenti dei terroristi. “Per evitare che si rifugino in Siria è meglio eliminarli sul posto”, ha detto il capo di stato maggiore russo Gherasimov.