Sempre più stretta la collaborazione fra Libia e Italia in materia di lotta all’immigrazione clandestina e al terrorismo. Come riporta il Corriere della Sera, la trattativa fra le due sponde del Mediterraneo è ormai nella sua fase cruciale.
Già 300 i soldati italiani nel Paese, ufficialmente per proteggere l’ospedale di Misurata dopo che sia Washington, sia Bruxelles, hanno spinto per un maggiore coinvolgimento di Roma sullo scacchiere libico.
A settembre l’Italia aveva deciso di ottemperare alle richieste di Tripoli. Non solo personale militare, ma anche medici e aiuti. Ufficialmente per contrastare l’arrivo massiccio di migranti. L’anno scorso sono stati oltre 150.000, ma quest’anno il numero è destinato a salire.
I maligni affermano anche che la scelta di Roma non sia solo umanitaria, ma anche economica, per riannodare rapporti fra l’esecutivo di Tripoli e quello di Roma, rapporti privilegiati, soprattutto in ambito petrolifero, e poi sensibilmente peggiorati con la caduta del regime di Muammar Gheddafi.