Non vuole accogliere gli immigrati, ma ha problemi a trovare la forza lavoro necessaria. Il governo ungherese promette di ridurre il cuneo fiscale con un programma triennale di incentivi ai datori di lavoro.
L’obiettivo è quello di favorire l’aumento dei salari utilizzando le risorse provenienti dal miglioramento delle finanze pubbliche.
L’Ungheria ha il quarto cuneo fiscale più alto tra i 34 paesi membri dell’Ocse: il 49% di oneri rispetto a una media del 36 e, inoltre, le imprese faticano a trovare la manodopera.
Il Paese che costruisce i muri anti-immigrati ha, paradossalmente, uno dei tassi di natalità più bassi d’Europa ed è costretto ad attrarre lavoratori da altri Paesi.