Hillary Clinton affronta con sollievo l’ultima giornata del suo tour elettorale, all’indomani delle dichiarazioni del direttore dell’FBI al Congresso.
Per James Comey l’esame delle email emerse di recente non ha cambiato le conclusioni dell’inchiesta, che già a luglio aveva escluso che Clinton fosse perseguibile.
La candidata democratica può quindi archiviare le domande sul suo operato e richiamare tutto il Paese ad essere unito.
“Voglio essere la presidente di tutti gli americani, di quelli che votano per me e di quelli che non votano per me, perché dobbiamo guarire questo Paese e servirà l’impegno di tutti. Dobbiamo ricordarci di come esprimere disaccordo senza essere così sgradevoli.”
Dopo questo discorso nel New Hampshire, Clinton conclude la sua campagna con tappe a Pittsburgh, Grand Rapids, Philadelphia e Raleigh.
The story of this campaign. pic.twitter.com/8cft9HD0RI— Hillary Clinton (@HillaryClinton) 5 November 2016
Jonathan Lemire, analista politico dell’Associated Press, commenta così la notizia della nuova chiusura delle indagini: “Penso che sollevi la nube che la circondava. La prima lettera del direttore Comey, due settimane fa, ha scosso la campagna. Ha fornito a Donald Trump, che in quel momento era nettamente in svantaggio, un’arma politica piuttosto potente, con cui ha martellato Hillary Clinton per dieci giorni o più.”
Secondo gli ultimi sondaggi, Clinton avrebbe un vantaggio di 5 punti, anche se in alcuni Stati l’incertezza è troppo grande per poter dire a chi saranno attribuiti, quindi la suspence continua fino all’ultimo.