L'Europa dopo Schulz: chi guiderà il Parlamento europeo?

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Un parlamento europeo senza Martin Schulz come presidente è difficile da immaginare. La sua decisione annunciata giovedì di non presentarsi per un nuovo mandato e di dedicarsi alla politica tedesca a partire da gennaio 2017 raccoglie il rammarico del presidente della Commissione europea Juncker. “Ho lavorato bene e in stretta collaborazione con lui in questi due anni”, ha affermato. “Ciò ha contribuito alle relazioni tra Commissione e Parlamento europeo, che sono state più armoniose che mai”

Il vuoto lasciato da Schulz lascia spazio a molti interrogativi su come e chi guiderà il Parlamento europeo. Secondo Charles De Marcilly, della fondazione Schuman, stando ad una tacita tradizione parlamentare stavolta sarà il turno della destra. “Riteniamo che al Parlamento europeo è la destra che dovrà ricoprire questa funzione”, ha spiegato. “Potrebbe essere ovviamente un candidato dei liberali, pensiamo a Verhofstadt. Ma è soprattutto un’occasione per il Partito Popolare europeo, che il 12 dicembre terrà un’elezione interna. Molti candidati si sono già presentati. Pensiamo all’irlandese MC Guinnes o al francese Alain Lamassoure, forse anche altri si presenteranno piu in là. Ci sarà un vero dibattito interno tra punti di vista diversi. Sarà una donna o un uomo? Sarà un politico di centro destra, o al contrario qualcuno con una visione più ampia?”

Martin Schulz lascia il Parlamento europeo in un momento delicato e di crisi istituzionale. ll prossimo presidente dovrà esser capace di mettere insieme le varie forze politiche e bilanciare le istanze europee con le richieste nazionali. In una parola, dovrà garantire la stabilità di cui c‘è bisogno.

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