Un incendio è scoppiato nella notte nel campo rifugiati di Moria, sull’isola greca di Lesbo. Una donna irachena di 60 anni e il nipote di sei anni sono morti, 12 i feriti, due in gravi condizioni. All’origine del rogo ci potrebbe essere stata l’esplosione di una bombola di gas che la donna, poi deceduta, provava ad accendere.
“Non si preoccupano dei rifugiati. Pensano che noi non siamo esseri umani ma animali, ma noi non siamo animali, siamo esseri umani”, dice un migrante.
Nei centri di accoglienza di Lesbo ci sono attualmente circa 6mila rifugiati, il doppio della capacità. Sono arrivati in Grecia dopo l’accordo siglato a marzo scorso fra Bruxelles e Ankara, la maggior parte di loro aspetta che le richieste di asilo vengano esaminate.