Ancora proteste in Indonesia durante il processo per blasfemia che vede imputato il governatore di Giacarta, Basuki Tjahaja Purnama, detto Ahok. Ahok, di origini cinesi, è il primo governatore cristiano della capitale indonesiana e nel più grande Stato musulmano del mondo questo non è visto di buon occhio dagli integralisti.
In migliaia sono scesi in piazza a manifestare contro di lui urlando “Allahu Akbar” e chiedendone gli arresti. Era già successo ai primi di novembre quando in 50mila manifestarono per lo stesso motivo. Se il governatore di Giacarta fosse giudicato colpevole rischierebbe fino a cinque anni di carcere.
L’accusa di blasfemia parte da una citazione del Corano fatta durante la campagna elettorale e ritenuta impropria dai detrattori dell’amministratore. Il processo, visto come una cartina di tornasole della libertà di religione in Indonesia, ha mobilitato anche gruppi a sostegno del governatore cristiano.