L’inflazione tedesca supera le attese, portandosi al livello più alto dal luglio 2013. L’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,7% a dicembre su base mensile e dell’1,7% su base annuale. Una buona notizia per la politica espansiva della Banca Centrale Europea il cui obiettivo è quello di sostenere la crescita, facendo risalire l’inflazione nell’Eurozona fino al target del 2%.
L’aumento dei prezzi al consumo potrebbe creare invece qualche problema per l’economia tedesca che ha fatto affidamento sui consumi e sulla spesa del governo per incentivare la crescita. Incoraggianti anche i dati sulla disoccupazione che a dicembre è diminuita ulteriormente, raggiungendo gli stessi livelli minimi del 1991.
I numeri incoraggianti hanno riguardato anche l’occupazione in generale. Nel 2016, sono state impiegate 43.4 milioni di persone, l’1% in più, rispetto all’anno prima.
Per alcuni, come il Presidente dell’Istituto di ricerca Ifo di Monaco, Clement Fuest, il balzo dell’inflazione in Germania, se i numeri dovessero confermarsi anche per l’Eurozona, dovrebbe essere il segnale per l’uscita dalla politica spansiva della Bce.