Catania - smaltimento dei rifiuti gestito dalla mafia: 14 arresti

Assurance Pubblica 2017-03-16

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I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania e del Nucleo Operativo Ecologico hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale etneo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 14 soggetti (7 in carcere, 7 ai domiciliari e 3 misure interdittive) ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti, estorsione e rapina, commessi con il metodo mafioso, usura, corruzione, falso in atto pubblico e traffico di influenze illecite. Nell'ambito dell'operazione denominata "Piramidi", disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di 6 imprese e dei rispettivi beni aziendali il cui valore complessivo è stimabile in almeno 50 milioni di euro, eseguito da personale del Gico della Guardia di Finanza. L'attività di indagine, condotta dal 2012 al 2015, ha consentito di far emergere le condotte criminali realizzate nel settore del traffico dei rifiuti da due imprenditori locali, padre e figlio appartenenti a "Cosa nostra" catanese legati direttamente ad un esponente di rilievo della famiglia "Santapaola-Ercolano" e per il quale agivano anche come prestanome, con la conseguente realizzazione di enormi guadagni derivanti dalla gestione e dal trattamento illecito di tonnellate di rifiuti provenienti da tutto il territorio nazionale, anche grazie alla connivenza di funzionari della Regione Sicilia deputati al rilascio delle autorizzazioni.

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