Ancora una strage di civili in Siria. Un’autobomba è esplosa a Rashideen, un sobborgo ribelle a ovest della città di Aleppo. Bilancio almeno 100 morti e oltre 130 feriti. Le vittime sono persone sfollate da Al-Foua e Kafraya che stavano per salire su alcuni autobus. Secondo i soccorritori si tratta una ecatombe.
.SYRedCrescent Wounded #Fouah & #Kafraya civilians arriving in #Aleppo hospitals alot of wounded children. #Syria pic.twitter.com/9ss3m4dMPP— Hamosh (Hamosh84) April 15, 2017
Al momento nessun gruppo terroristico ha rivendicato l’attentato suicida, quello che è certo è che l’obiettivo erano i civili in fuga dalle due città governative sciite della provincia di Idlib. I bus presi di mira, con a bordo alcuni dei cinquemila cittadini evacuati venerdì, erano in attesa di portare i passeggeri nelle zone controllate dal governo, dopo l’accordo stretto dal governo di Bashar al Assad con i ribelli con la mediazione di Iran, Turchia e Qatar. I termini del patto prevedevano appunto l’evacuazione dei cittadini dalle due città filogovernative verso la provincia di Aleppo, in cambio del permesso accordato ai ribelli e alle loro famiglie di lasciare le città di Madaya e Zabadani, a Nord di Damasco.
Civil Defense SyriaCivilDef helping an elderly woman from #Fuah/#Kefraya after today's bombing in W. #Aleppo. #Syria pic.twitter.com/pMovbZISVj— شموخ نجد (desertrose4e) April 15, 2017
Secondo quanto riferito dall’Osservatorio siriano dei diritti umani, dopo alcune ore di blocco, gli altri autobus con gli sfollati sono ripartiti verso la loro destinazione finale.
PIC OF THE DAY – People evacuated from two villages in Aleppo province, Syria, walk near buses pic.twitter.com/G5NUqYkus3— TR_Foundation News (@AlertNet) April 15, 2017