Vinta un’elezione, si passa alla successiva. La strada tutta in salita che si erge davanti a Emmanuel Macron non comincia tra 100 giorni. È già cominciata. Il neoeletto Presidente della Repubblica avrà il suo daffare nel trovare una maggioranza parlamentare in vista delle legislative di giugno. Primo passo all’indomani della vittoria delle presidenziali: dimissioni da segretario del movimento En Marche! che l’ha portato verso l’Eliseo e che ora si chiamerà “La République en marche”.
“In comitato dirigente” ha annunciato Richard Ferrand, segretario generale di En Marche! “si è riunito oggi ed è stata l’occasione per posare le prime pietre della campagna per le legislative della maggioranza presidenziale e in particolare si è deciso che il movimento En Marche! dovrà evolvere e allargare la propria base”.
Cambiamento strategico che permetterà al maggior numero di deputati d’appoggiare un partito nel pieno spirito repubblicano per assicurare una maggioranza stabile all’Assemblea Nazionale. Opportunità politica per il Front National che pure sembra destinato a cambiare nome per prendere ancor più le distanze da una tradizione che lo condanna all’ostracismo da parte dell’intero arco costituzionale.
Nicolas Bay, segretario generale del Front National: “Credo si tratti di una modifica della nostra organizzazione che dovrà tenere presente il cambiamento della dimensione elettorale. Il Front National è uno strumento ma è destinato ad evolvere per essere più efficace ed unire ancora di più tenuto conto del peso elettorale che abbiamo raggiunto” ha affermato.
Le parti prendono posizione in vista della vera battaglia, quella per governare un Paese estremamente diviso politicamente, intanto la scommessa più immediata e complessa sarà per Macron la scelta del Primo Ministro.
[#PRESIDENTMACRON #EnsembleLaFrance] La 1ère Marseillaise de notre nouveau président de la République, EmmanuelMacron ! pic.twitter.com/rc3Xvnk4Ec— LaRépubliqueEnMarche (EMacron_2017) 7 maggio 2017