E’ durato 40 minuti l’incontro tra il Presidente americano Trump e il ministro degli esteri russo Sergjei Lavrov a Washington.

Sul tavolo molti i dossier spinosi, primo fra tutti quello siriano. Gli Stati Uniti chiedono alla Russia di arginare Assad e contribuire alla creazione di “safe zones” in Siria.
“Stiamo lavorando perche non ci siano piu’ uccisoni e morti” ha dichiarato Donald Trump.

Ma sembra del tutto frutto del caso il fatto che l’incontro sia avvenuto proprio all’indomani del licenziamento da parte di Trump del numero uno del FBI Comey, a capo dell’indagine sui rapporti tra lo staff di Trump e alcuni diplomatici russi durante la campagna elettorale.

“Il nostro dialogo e’ libero da ideologie – ha dichiarato Lavrov in conferenza stampa – a differenza di come era con l’amministrazione Obama. L’amministrazione Trump, il Presidente in persona e il segretario di Stato, e’ composto da persone d’azione, ne ho avuto prova anche oggi, per questo vogliamo raggiungere un accordo, un accordo per risolvere problemi concreti”.

Un’ incontro andato molto bene secondo il presidente Trump e che mira a sovvertire le posizioni dell’amministrazione Obama nei confronti di Mosca, a partire dal dossier delle “dacie russe” a New York e Washington, sedi diplomatiche di Mosca a cui Obama nego’ l’accesso in risposta alle interferenze del Cremlino nelle elezioni americane.