Ancora un capitolo del Russiagate, con quello che si presenta come un vero corto circuito tra lo staff della Casa bianca a il suo inquilino, Donald Trump. Al presidente a quanto pare non è andato giù che al Congresso, sabato, democratici e repubblicani abbiano trovato un accordo su un disegno di legge per rinnovare le sanzioni alla Russia. Dunque Trump ha attaccato su twitter quei repubblicani che “fanno molto poco per proteggere il loro presidente”. Peccato che qualche ora prima la portavoce della Casa bianca, Sarah Sanders, avesse detto tutt’altro in un intervento alla ABC: “Noi supportiamo il disegno di legge, come è ora e nel suo iter alla camera e al senato. Lo faremo finché non sarà del tutto risolta la questione ucraina”.
Le tensioni tra il presidente e il Congresso, dopo la decisione di rinnovare le sanzioni, erano prevedibili tanto più che si apre una settimana cruciale per il Russiagate e la famiglia Trump con l’audizione del genero del presidente, questo lunedì, in commissione intelligence al senato e mercoledì l’audizione del primogenito di Trump e del manager della campagna elettorale Paul Manafort.
Dovranno chiarire se durante la campagna elettorale hanno ricevuto dalla Russia informazioni finalizzate a screditare la candidata democratica Hillary Clinton.
It’s very sad that Republicans, even some that were carried over the line on my back, do very little to protect their President.— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 23 luglio 2017