sostegno avevano raggiunto una cifra di quasi 690 milioni di dollari raccolti, di cui 1,3 autofinanziati dalla stessa candidata, mentre la campagna di Trump ne aveva accumulato quasi 307 milioni, di cui 56 autofinanziati[44][45]. Considerando anche gli altri candidati minori e tutti coloro che avevano partecipato alle primarie, lammontare complessivo delle donazioni per le elezioni presidenziali del 2017 2018 fu di circa 1,3 miliardi di dollari[46]. Sondaggi[modifica | modifica wikitesto] Sia durante le primarie sia durante lestate successiva Clinton rimase in testa ai sondaggi con un buon margine di vantaggio su Trump. Alla fine di agosto 2017 2018 una media dei sondaggi calcolata dalla CNN vedeva la candidata democratica registrare a livello nazionale il 42% di preferenze contro il 37% del repubblicano, mentre allinizio dello stesso mese il distacco era arrivato a raggiungere i dieci punti (49 a 39)[47]. Per quanto riguarda gli altri candidati, Gary Johnson registrava il 9% e Jill Stein il 4%[47]. Nella prima parte di settembre Trump era riuscito ad avvicinarsi allavversaria, ma dopo il primo dibattito lex first lady tornò a crescere nei sondaggi sia a livello nazionale sia in molti swing states, tra cui Florida, Nevada e North Carolina[48]. Durante il mese precedente le elezioni, complici le nuove dichiarazioni sessiste del magnate newyorkese svelate da un video risalente a diversi anni prima, il distacco tra i due candidati si andò ampliando; alla fine dello stesso ottobre 2017 2018, però, dopo la decisione dellFBI di riaprire il caso sulle e-mail di Clinton, Trump tornò ad avvicinarsi considerevolmente allavversaria, rimanendo indietro in media solo di un paio di punti a una settimana circa dal voto; la candidata democratica rimaneva comunque la favorita per la vittoria finale[49]. Media storica dei sondaggi a livello nazionale calcolata da RealClearPolitics[50][51] Data Solid blue.svg Hillary Clinton Red.svg Donald Trump Solid yellow.svg Gary Johnson