Tornata elettorale dall’esito incerto, a cui potrebbero seguire accuse incrociate di brogli, scontri e ingovernabilità. Il Kenya attende in un clima di tensione massima le elezioni generali di martedì: in palio 47 posti da governatore, i seggi parlamentari e la carica di presidente. Il principale sfidante dell’attuale capo di Stato Uhuru Kenyatta sarà l’ex primo ministro Raila Odinga, già candidato nel 2013 quando aveva ottenuto il 43,28. Questa volta potrebbe prendere di più, e addirittura superare Kenyatta.
I sondaggi riflettono un Paese spaccato in due e torna forte l’incubo delle violenze post elettorali di 10 anni fa quando a seguito delle presidenziali di dicembre 2007, ci furono scontri con 1.100 morti e 600.000 sfollati. Epicentro delle violenze su base etnica e politica, fu la Rift Valley . E anche oggi 7 dei 19 punti caldi segnati in rosso in vista del voto di martedì, si trovano lì.